Buona la prima: l'angolo

25 febbraio 2017: il ultimo match "Pro"*
Mushin Fighting, Brescia, VS Rebecca Garside
25 febbraio 2018: il mio primo match da coach
Fightology III, Milano, Edoardo Matarrese VS Ralph Errol Mauro






















Sarà che ultimamente guardo troppi telefilm di fantascienza ma è inevitabile paragonare l'esperienza di ieri a una sorta di realtà parallela, a partire dal conto alla rovescia: settimane, giorni, ore, minuti che si sbriciolano in secondi e che collassano verso l'orizzonte degli eventi. La preoccupazione kafkiana del controllo medico e dei documenti. La voglia di precipitarsi sul ring e quella opposta di avere ancora un minuto per pensare, scaldarsi, attivarsi.
Ma alla fine una voce chiama, attraversi un corridoio di gente dai lineamenti confusi e conquisti quel metro che separa il pianeta Terra dal ring.
E qui c'è il corto circuito delle realtà parallele: non sono io ad oltrepassare le corde ma il mio allievo Edoardo. 

Solo un anno fa abbiamo iniziato ad allenarci insieme. Partiva da una buona impostazione pugilistica, una impressionante "fame" di imparare e migliorarsi e da un consumo smodato di video di combattimento su Youtube. A poco a poco è emerso il desiderio di togliersi lo sfizio di un incontro.
Prima ancora che fosse confermata la possibilità di confrontarsi pubblicamente, ha iniziato ad allenarsi come un vero agonista, dividendosi tra un lavoro di responsabilità oltreconfine e gli impegni come coach di una squadra di calcetto. 
Dell'avversario sapevamo solo che era allievo del M° Campiglia, mentore e amico di tanti atleti Ludus Magnum: una garanzia di elevata tecnica e strategia. E sapevamo che sarebbe stato un match "light" per modo di dire, dove sarebbe scappato più di un colpo da k.o.

Da coach il timore era che l'ansia prendesse il sopravvento e che Edoardo non mi ascoltasse, partendo a razzo, finendo il fiato nei primi scambi e subendo per il tempo rimanente. Ma i fatti mi hanno smentito, anzi, sopraggiunta l'inevitabile stanchezza, ha improvvisato un atteggiamento provocatorio da bullo come diversivo per riprendere fiato ma ha avuto anche la lucidità di ascoltare l'angolo e di cambiare strategia.

Il match è finito in un onesto pareggio. Anche se dovesse essere un'esperienza a sè stante sono convinta sia stato un grande viaggio.

E già si prospetta il prossimo incontro di "White-collar boxing"!


*in Italia il termine "Pro" sta per Promozionale” (“Pro”) e indica i match non Istituzionali come galà ad incontri singoli disputati di solito senza paratibie nè caschetto